
Pellegrino è colui che viaggia, che va per paesi stranieri, che vaga per terre non sue.
Pellegrino è lo status originario di ogni uomo e donna su questa terra: nasciamo in una parte del mondo senza che ci venga chiesto se ci va bene; percorriamo il sentiero della nostra storia poggiando in piedi su terre di cui non siamo proprietari (o al massimo lo siamo di alcuni piccoli pezzi e per un po’ di tempo); vi muoviamo su strade tracciate e percorse da altri prima di noi… siamo sempre pellegrini!
Pellegrino è anche l’identikit del discepolo di Cristo, di Colui che non ha un luogo dove riposare e poggiare il capo, perché ogni cristiano dovrebbe sentire risuonare dentro di sé la voce del Maestro che dice: “andate in tutto il mondo è insegnate il mio Vangelo!”. Siamo pellegrini perché la nostra casa, quella preparata per noi fin dall’inizio del tempo si trova altrove, là dov’è il nostro tesoro, là dov’è il nostro cuore.
Da qui l’invito a vivere questo 2024 sentendoci pellegrini nel tempo, sentendo che ogni nostro passo insieme è allegria di una fatica che ci conduce verso la nostra vera dimora. Contemplando le immagini di alcuni “pellegrinaggi” terreni compiuti dal qualche membro della nostra comunità, ognuno si senta chiamato ad andare oltre, a scavalcare gli steccati del proprio orticello per scoprire che c’è una strada che va verso l’infinito dove non ci si smarrisce, finchè la si percorre insieme.